Applauditissimo e apprezzatissimo, Fabio Volo ha presentato il suo libro ed ha incontrato i suoi fans, dialogando a lungo con loro

Frizzante, appetitoso, leggero, riflessivo, divertente. Sono soltanto alcuni degli aggettivi con cui si può descrivere l’atmosfera che domenica mattina ha caratterizzato l’APEritivo con Fabio Volo, così come sono tante le sensazioni suscitate nel variegato pubblico presente.

Organizzato da CoratoLive.it, in collaborazione con Mondadori e la Libreria Biblì di Terlizzi, Fabio Volo ha parlato in una Multisala Alfieri stracolma, con oltre 350 persone intervenute, mostrandosi ironico e trasversale ed attirando a sè gente dalle età più diverse, incluse più di una con i capelli bianchi.

Davanti ad un personaggio così eclettico e spontaneo, salito sul palco all’improvviso, nascondendosi tra le persone ancora in coda, al conduttore Dino Patruno è bastato dare il “la” perche Fabio Volo partisse a razzo, all’inizio raccontando le storie di cui vive il sul terzo libro, “Un posto nel mondo”, ma subito dopo incamminandosi per i percorsi più vari ed improvvisati.

Ha affascinato la storia di Michele, Federico, Francesca e Sophie, un gruppo di giovani alla ricerca del loro posto nel mondo, protagonisti del suo libro.

“La mia vita è iniziata un pò come la loro – ha detto Fabio Volo – ma poi è accaduto qualcosa, un qualcosa che ha insinuato in me dei dubbi. Ed allora ho cercato di fare dell’altro”.

All’interno del racconto c’è una metafora, la metafora del tramviere, decisamente esplicativa.

“Durante un dialogo, un personaggio dice all’altro di non voler fare la fine dell’autista del tram, che crede di guidare il proprio mezzo così come crede di poter guidare la propria vita, senza accorgersi che in realtà si limita ad accelerare e frenare, senza decidere nulla del proprio percorso.

Anzi, le stesse fermate, hanno luoghi ed orari prestabiliti. Bisogna scendere da questo tram. Magari poi si sceglierà comunque una vita di questo tipo, ma almeno sarà il frutto di una scelta vera”.

Ovviamente, spazio dedicato anche alle domande del pubblico, prime quelle dei lettori che nei giorni scorsi hanno inviato le loro curiosità a CoratoLive.it vincendo l’opportunità di sedere in prima fila. Ma la voglia di dialogo del pubblico e dello stesso Volo è stata più forte.

E’ stata l’ex iena, in accordo con la platea, a scegliere di rinunciare al tempo dedicato agli autografi, “che a volte segnano delle distanze”, per continuare a dialogare e scambiarsi sensazioni.

Tanti gli interventi simpatici, compreso quello in cui si è appreso che Fabio Volo è stato inserito in una tesi universitaria insieme a Svevo a Kafka, immancabili le incursioni di ragazze alla ricerca di un bacio, un autografo, diversi i libri ed i cd che dalla platea sono volati verso il palco.

E via ancora, parlando di relazioni tra le persone, “Chi non ha rispetto per sè, sbaglia il primo bottone della camicia…”, di comunicazione nelle famiglie, della passione, “indispensabile nelle cose della vita”, di lavoro al Sud, della migrazione all’estero di cervelli…ed altre parti del corpo.

E quando qualcuno gli ha chiesto come interpretasse il suo ruolo di mezzo di comunicazione e se si sentisse responsabile della influenza che ciò che lui dice ha su chi lo ascolta, ha risposto “non mi faccio portatore di una verità, ma di una esperienza”.

Solo l’incombenza di un aereo in partenza ha convinto il pubblico a lasciare andar via uno stanco ma irrefrenabile Fabio Volo, non prima di aver raccontato due barzellette con cui ha “minacciato” la platea per tutto il tempo in cui è stato sul palco.

Applauditissimo e apprezzatissimo, ha lasciato la sala non come “personaggio”, ma come uno qualunque del pubblico. Forse per questo, qualcuno alla fine ha sussurrato: “Questo ha capito tutto della vita…”

Fonte: CoratoLive.it del 20.03.2006